Asd Fera Vita Outdoor

Siamo un Team, una Squadra, un Associazione Sportiva con un'identità che ci contraddistingue!
Come ogni spirale del Triskelion ognuno ha la propria indipendenza e personalità, ma insieme uniamo le forze e creiamo sinergia rotazionale. Siamo come il nostro simbolo di appartenenza. Uniti dalla passione per la vita Outdoor.

Un po di Storia, Miti e Leggende

La Triscele, Triskelion, Triskelis, triskeles, ecc. ( treis - tre e akra - promontori) è uno dei piu antichi simboli della Sicilia. Le sue origini affondano le radici nel passato e la storia è molto articolata, a tratti avvolta dal mistero poiché legata anche alla mitologia. Il simbolo si compone di tre spirali intrecciate unite in un punto centrale e forma una triplice simmetria rotazionale. È arrivata fino a noi per mano dei popoli Indoeuropei, la raffigurazione di un essere con tre gambe arrivò in seguito e rappresentava la triscele ancestrale. Questa, apparve per la prima volta in Sicilia sulle monete siracusane del III secolo a.C., anche se era già presente su quelle dei paesi orientali dell’antica Grecia. Ebbe particolare fortuna sotto il periodo di Agatocle, che la fece coniare sulle monete dei territori italioti sotto la sua influenza politica, la Dracma siracusana. Le origini della Triscele, però, sono ancora più antiche in Sicilia, venne infatti ritrovata su alcune ceramiche di produzione gelese risalenti al VII-VI secolo a.C. (in un Dinos del VII secolo rinvenuto nell'Agrigentino, ancora era raffigurata senza volto). È probabile dunque che il simbolo della triquetra divenne emblema geografico della Sicilia attraverso l’influenza del simbolo orientale. Questa ipotesi è rafforzata dagli antichi appellativi dell’isola Triquetra, Trichelia, Trinakìa; sembrano voler indicare una terra con tre promontori. La conformazione geografica dell’isola infatti, mostra una forma triangolare accostabile alle tre gambe del simbolo.

Secondo un antico mito, si narra che la Sicilia è nata dalla danza di tre Ninfe. Andavano in giro per il mondo attraverso il mare, raccogliendo sassi, frutti e terra dai terreni più fertili e quando si imbatterono in una regione dal cielo azzurro e limpido, attratte da questa terra luminosa, iniziano a danzare lanciando contemporaneamente in mare tutto quello che avevano raccolto durante il loro lungo viaggio. Si muovono così sul pelo d’acqua, formando un triangolo e dalla loro danza iniziò ad emergere l’isola con i suoi tre promontori, ognuno nel punto in cui ciascuna ninfa ha danzato. I promontori di cui si parla sono le punte più estreme della Sicilia, proprio quelli che le danno la famosa forma triangolare: Capo Peloro a Nord-Est, Capo Passero a Sud-Est e Capo Lilibeo ad Ovest. Tutti i doni della natura raccolti e poi gettati dalle tre Ninfe formano, secondo questa antica leggenda, i tre promontori che oggi tutti conosciamo. Così nasceva la Sicilia, una terra a forma di triangolo rovesciato, dal clima mite e dalla terra fertile e probabilmente da qui, nasce anche uno degli antichi nomi della Sicilia, Trinacria, proprio per far riferimento ai tre vertici del triangolo da cui è nata l’isola.


Un'altra delle leggende più belle, tra quelle che cercano di raccontare le origini della Sicilia, è senza dubbio quella di Tifeo, il gigante che, secondo alcuni porterebbe sulle sue spalle la nostra bella Isola.
Si racconta che Tifeo avesse centinaia di teste di drago. Era figlio di Gea la madre terra e di Tartaro, la personificazione degli inferi. La madre, per vendicarsi di Zeus che aveva sconfitto i Titani, anch'essi suoi figli, l’aveva spinto a lottare contro Zeus. Ma Tifeo durante uno di questi combattimenti, allo stremo, fuggì verso Oriente per riprendere forze e studiare una giusta e vincente strategia. Arrivò in fondo al territorio siriano e si fermò ad aspettarlo per ricominciare a lottare. Zeus ebbe la peggio, fu disarmato, ferito ai tendini dei piedi e delle mani e gettato in una grotta sulla costa orientale dell’Asia Minore. Aiutato poi da Hermes e da Pan, che ritrovarono i suoi tendini, Zeus fu in grado di ritornare sull’Olimpo, pronto a ricominciare il combattimento. Sul monte Nisa, le Moire cercarono di rimettere in sesto Tifeo con frutti di cui si nutrono i mortali, ma essendo una creatura divina, fu indebolito da quei frutti che invece di rinvigorirlo gli fecero perdere le forze. Zeus, che non aspettava altro, approfittò subito dell’occasione e ferì profondamente il gigante indebolito. Tifeo cominciò a perdere tantissimo sangue (Sembra infatti che il monte Emo, sangue in greco, abbia preso il nome da questo fenomeno). Per sfuggire alla furia di Zeus Tifeo andò in Sicilia, ma il Re degli dei lo inseguì e lo costrinse a restare per sempre sotto l’Etna. La leggenda narra che Tifeo in posizione supina, da allora, con la mano destra tiene su capo Peloro, con la sinistra Capo Passero, con le gambe sorregge Capo Lilibeo, mentre con la testa l’Etna, agitandosi e buttando fuori fiamme dalla bocca. Quando si agita per cercare di liberarsi, la terra trema e questi movimenti provocano i frequenti terremoti.

Scrisse lo storico Enrico Mauceri:  «Da questa configurazione a tre vertici venne alla Sicilia antica il nome di Triquetra o Trinacria che diede, forse in epoca ellenistica, quella rappresentazione strana e caratteristica al tempo stesso, di una figura gorgonica a tre gambe, adottata perfino in alcune monete dell’antichità classica, e divenuta poi il simbolo, diremo così, ufficiale dell’isola».

La nostra Squadra

Davide Falcone "Lost Hawk"

Istruttore di Sopravvivenza

Presidente dell'Associazione, appassionato di tecniche di sopravvivenza in ambienti outdoor e civili. Istruttore Federale di I livello e Responsabile di Area per ASI Sicilia, Disciplina Sportiva: "Orienteering - Survival".

Andrea Buscemi "Pecheso"

Assistente Istruttore

Fisioterapista e Osteopata, Consigliere dell'associazione e appassionato di tecniche di sopravvivenza in ambienti outdoor estremi. Assistente Istruttore e co responsabile della didattica.

 
Giovanni Cavallaro "Grey Owl"

Vicepresidente dell'Associazione

Problem solver, meccanico, supporter federale. Appassionato di survival e bushcraft, e tutto ciò che si trova in habitat naturale.

Giuseppe Cusumano "Spoiler"

Prepper per vocazione

Consulente aziendale ed esperto di sicurezza in ambienti di lavoro, appassionato di tecniche di sopravvivenza e riferimento per la scelta delle attrezzature.

Carlo Melloni "Sciacarlos"

Il Sahariano

Chirurgo plastico per professione e per passione. Instancabile viaggiatore nel tempo libero, fugge rigorosamente in 4x4 per raggiungere i luoghi più belli e remoti.

Federico Di Trapani "Owl"

Il Primitivo

Appassionato di fotografia analogica ed istantanea, oltre che di Survival e Bushcraft primitivo. Innata curiosità per le tecniche accensione del fuoco, reperimento esche e tecniche di sussistenza primitive. 

Gregorio Guzzo "Usul"

Naturalista e Fotografo

Naturalista, Etologo e viaggiatore con Zaino in Spalla. Appassionato di Bushcraft e Survival, Hiking in foresta e fotografia naturalistica.

Federica Gulino "Mononoke"

La Principessa

Capo scout e Guida Escursionistica Ambientale. Appassionata di tecniche di sopravvivenza in ambienti outdoor. Zaino in spalla ed "Estote Parati" sono i punti cardine della sua vita.

....e tanti altri !

Guarda le nostre Attività